Descrivere se stessi non è mai facile. O almeno non
lo è per me, che sono un falso estroverso. Un timido che fa il simpatico per
non parlare di sé, insomma. In prima battuta potrei dire di essere un giovin
signore. Un uomo che si dedica alle belle cose, alla cura del corpo e
dell’anima, alle amicizie, alla lettura e alla riflessione. Ma forse questo
poco conta. Val la pena descrivere sinceramente quello che faccio.
Sono giornalista pubblicista. Ho un dottorato di
ricerca in Linguistica Generale e una laurea magistrale in Lettere Moderne. Ho
studiato all’Università di Napoli. Durante il dottorato però sono stato
visiting student all’Università di Cambridge. Qui non ho imparato solo la
linguistica. Ma ho anche imparato a cucinare, fare le lavatrici e soprattutto
ho imparato che il cibo non cresce nei mobili.
I miei interessi di ricerca andavano dalla
sociolinguistica urbana, fino ai modelli di analisi del parlato e alla
sintassi. Insomma mi piaceva studiare come parla la gente.
Sono stato a convegni in Italia e all’estero e ho
pubblicato su varie riviste scientifiche internazionali. Dopo il dottorato ho
mollato la ricerca e sono stato direttore di tre testate giornalistiche. Ma la
carta stampata non gode di un buon momento. Così mi sono reinventato. E adesso
cerco di essere un blogger. Scrivo ciò che sento e ciò che vedo.
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